ARTISTA
ALESSANDRO RUSSO, è il primo artista catanzarese per il quale la Fondazione Rocco Guglielmo ha deciso di dedicare una personale nel prestigioso Museo San Giovanni di Catanzaro.
Il percorso artistico, nella già lunga carriera del maestro, attraversa diverse fasi tematiche per le quali si è notevolmente posto in evidenza in Italia ed in Europa, sebbene abbia deciso di scegliere come sede operativa Catanzaro (ed ora anche Milano), denotando il profondo attaccamento alla città natale che è stata ed è di conseguenza luogo di ideazione e nascita della sua corposa produzione pittorica che in più di quarant’anni di attività ha dato vita ad una delle esperienze più singolari nell’arte contemporanea sui limiti estremi del figurativo, per come è visibile all’interno della sua personale che ne racconta molto chiaramente i percorsi e le evoluzioni magistralmente “assemblati” dal curatore e critico d’arte Gianluca Marziani
AREE TEMATICHE:
UMANITA’. MASCHERE. LUOGHI.
UMANITA’
L’Umanità interpretata dal maestro, è emotivamente accesa, astratta e concreta.
Egli la interpreta nella maniera dolorosa, indagando con uno scandaglio da anatomo-patologo nelle profondità oscure dell’animo umano.
Etica ed estetica per Russo vanno a braccetto, e questo connubio è percepibile con chiarezza nella sua opera.
MASCHERE
Nella sezione Maschere, le facce di Russo sono rappresentate imperterrite, demoniache, tribolanti, di un realismo al limite del crudele e dal sapore della liturgia drammaturgica.
Decine di maschere bestiali animano l’epoca dei “comizi”, in un richiamo alle facce felliniane, figlie di un carnevale fuori tempo che appartiene al festino osceno del potere logoro.
LUOGHI
L’ambientazione in cui i luoghi prendono volume, definiscono l’intero palcoscenico figurativo. Dal 2008, ALESSANDRO RUSSO privilegia i paesaggi industriali privi di umanità ma altrettanto “affollati” di figure del degrado ambientale, che ne feriscono la bellezza di un territorio orrendamente offeso dalle “ciminiere fumanti” che invadono le spiagge sabbiose e ne contaminano i colori. Quella di Russo, è definita una pittura etica che scandisce le direzioni giuste e sbagliate nel cammino sempre accidentato della Calabria contemporanea.